Conto Termico 3.0: Regole Applicative GSE
Approvate dal MASE le Regole del DM 7 agosto 2025: struttura del documento, disciplina transitoria e modalità di accesso
Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha approvato, il 19 dicembre 2025, le Regole Applicative del GSE relative al Conto Termico 3.0, documento indispensabile per rendere operative le disposizioni del Decreto MASE 7 agosto 2025.
Si tratta del passaggio che, almeno sul piano formale, completa il quadro regolatorio del nuovo incentivo e consente l’avvio a regime della misura a partire dal 25 dicembre 2025.
Conto Termico 3.0: le regole applicative del GSE
Le Regole Applicative chiariscono finalmente, in chiave operativa, ciò che nella pratica interessa davvero a tecnici, imprese e pubbliche amministrazioni: quali interventi sono incentivabili, chi può accedere al meccanismo, quali spese sono ammissibili, come funzionano le modalità di accesso (accesso diretto e prenotazione), quale documentazione deve essere presentata e come si sviluppa l’istruttoria del GSE. Un’attenzione particolare è poi dedicata alla disciplina transitoria rispetto al precedente D.M. 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0), tema destinato ad avere un impatto immediato sulle pratiche in corso.
A questo punto, però, una puntualizzazione è inevitabile.
Il Conto Termico 3.0 entrerà in vigore il 25 dicembre 2025 e le Regole Applicative sono arrivate con sei giorni di anticipo. Formalmente, quindi, tutto in regola. Operativamente, molto meno.
Sei giorni non rappresentano un tempo tecnico sufficiente per consentire a professionisti, imprese e pubbliche amministrazioni di essere realmente pronti. Parliamo di un documento di 172 pagine, che va letto, studiato e compreso per poter impostare correttamente gli interventi e gestire senza incertezze l’invio delle istanze sul portale. Un passaggio che, soprattutto per incentivi di natura marcatamente procedurale come il Conto Termico, non può essere compresso in una finestra temporale così ristretta.
Le Regole Applicative del Conto Termico 3.0 costituiscono il vero manuale operativo dell’incentivo e ne definiscono struttura e principali snodi applicativi.
La struttura delle Regole Applicative del Conto Termico 3.0
Le Regole Applicative del Conto Termico 3.0 si presentano come un documento ampio e articolato, composto da 14 capitoli, pensato per accompagnare l’intero ciclo di vita dell’incentivo: dalla verifica dell’ammissibilità degli interventi fino ai controlli successivi all’erogazione.
Non siamo di fronte a un semplice allegato al decreto, ma a un vero e proprio manuale operativo, destinato a diventare il principale riferimento per chi, nella pratica quotidiana, dovrà gestire le procedure: tecnici, imprese, pubbliche amministrazioni e soggetti responsabili.
L’indice del documento restituisce bene l’impostazione seguita dal GSE.
Il capitolo 1 inquadra l’ambito di applicazione delle Regole e il loro rapporto con il Decreto MASE 7 agosto 2025, chiarendo quali aspetti vengono disciplinati nel dettaglio e quali restano ancorati direttamente al decreto.
Il capitolo 2 individua le tipologie di interventi incentivabili, distinguendo tra incremento dell’efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in coerenza con i Titoli II e III del decreto.
Il capitolo 3 è dedicato ai soggetti ammessi agli incentivi e ruota attorno alla figura del Soggetto Responsabile, che diventa il perno dell’intero procedimento.
Il capitolo 4 entra nel cuore economico della misura: modalità di accesso, quantificazione dell’incentivo, percentuali massime riconoscibili, cumulabilità, aspetti fiscali e contingente annuo di spesa.
Il capitolo 5 disciplina invece il procedimento amministrativo vero e proprio, descrivendo l’istruttoria del GSE, le richieste di integrazione, i preavvisi di rigetto e la comunicazione degli esiti.
I capitoli 6 e 7 dettagliano le due modalità di accesso agli incentivi – accesso diretto e prenotazione – mentre l’8 e il 9 affrontano due snodi delicatissimi: le spese ammissibili e i requisiti tecnici degli interventi, con soglie, algoritmi di calcolo, documentazione e obblighi di asseverazione.
I capitoli successivi regolano la gestione delle variazioni, le verifiche e i controlli, i casi particolari (multi-intervento, EPC, Servizio Energia, PPP, obblighi FER), fino alle disposizioni finali e alla disciplina sul trattamento dei dati personali.
Nel complesso, la struttura appare coerente e ben organizzata. Resta però un dato difficilmente contestabile: la complessità del documento richiede tempo di studio e sedimentazione, soprattutto per chi dovrà applicarlo nella pratica quotidiana. Ed è proprio questo tempo che, ancora una volta, il sistema normativo tende a comprimere.
La disciplina transitoria tra Conto Termico 2.0 e Conto Termico 3.0
Uno dei passaggi più delicati delle Regole Applicative riguarda la disciplina transitoria, collocata esattamente nel punto di frizione tra il regime previgente e quello nuovo.
Le Regole chiariscono innanzitutto che, per gli interventi ammissibili al D.M. 16 febbraio 2016 e realizzati entro il 25 dicembre 2025, continua ad applicarsi il Conto Termico 2.0, a condizione che i lavori siano conclusi entro tale data e che la richiesta di accesso agli incentivi venga trasmessa entro 60 giorni dalla conclusione degli interventi.
Analoga logica di salvaguardia viene applicata alle Pubbliche Amministrazioni che abbiano presentato istanza di prenotazione prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto e per le quali, alla data del 25 dicembre 2025, sia ancora in corso la fase di qualifica da parte del GSE.
Più articolata è la disciplina prevista per le imprese e per gli ETS economici.
Per gli interventi i cui lavori siano stati avviati dal 7 agosto 2025 e non ancora conclusi alla data del 25 dicembre 2025, le Regole consentono l’invio della richiesta preliminare di accesso agli incentivi, prevista dall’art. 25, comma 3, del decreto.
In attesa dell’entrata in esercizio del nuovo Portaltermico, tale richiesta dovrà essere trasmessa via PEC, entro 30 giorni dalla pubblicazione delle Regole Applicative. È una soluzione tampone, pensata per evitare il blocco delle iniziative in corso, ma che conferma come l’avvio di un nuovo incentivo avvenga spesso in una fase di transizione complessa, nella quale convivono regimi diversi e procedure ancora parzialmente provvisorie
