Bonus Pubblicità: è possibile presentare le domande per il tax credit 2020
Nel mese di marzo bisogna presentare la comunicazione per l’accesso al bonus pubblicità 2020: per procedura, moduli e istruzioni CONTATTACI.
Domande al via per le imprese che intendono utilizzare il bonus pubblicità 2020: per tutto il mese di marzo è possibile inviare la richiesta utilizzando l’apposito servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate.
Si tratta della cosiddetta “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta“, che non è ancora la domanda vera e propria. Una sorta di prenotazione, con cui l’azienda comunica gli investimenti pubblicitari che ha effettuato o intende effettuare nel corso dell’anno.
Bonus pubblicità: scadenze 2020 8 Gennaio 2020 Sulla base di queste comunicazioni il Dipartimento dell’editoria pubblica l’elenco delle imprese aventi diritto, con l’indicazione della somma spettante. Poi, nel gennaio dell’anno prossimo, andrà invece presentata la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, in seguito alla quale il dipartimento forma l’elenco dei soggetti ammessi all’utilizzo dell’agevolazione.
La comunicazione per l’accesso, che come detto, si può presentare dal primo al 31 marzo 2020, va effettuata esclusivamente con modalità telematica, accedendo all’apposito servizio presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
L’operazione può essere effettuata anche tramite gli intermediari abilitati. La comunicazione si considera presentata nel giorno in cui i servizi telematici ricevono i dati, il servizio telematico rilascia specifica attestazione.
Il bonus pubblicità, lo ricordiamo, è stato istituito con il dl 50/2017 (successivamente modificato a più riprese), è un credito d’imposta al 75% sul valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati sulla medesima tipologia di media. L’incremento deve essere pari ad almeno l’1% rispetto all’anno precedente. L’investimento deve riguardare giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche online, ed emittenti radio-televisive a diffusione locale.
Hanno accesso al beneficio le imprese, i lavoratori autonomi, gli enti non commerciali.