Contributi

Campania, contributi ai Comuni per l’adeguamento sismico di edifici pubblici

Con decreto dirigenziale n. 1280 del 27 ottobre 2016, Regione Campania ha adottato il bando per la concessione di contributi ai Comuni tesi all’adeguamento sismico di edifici ed infrastrutture di interesse strategico rilevante.
Le risorse destinate al finanziamento degli interventi ammontano ad € 20.726.795,04.
Gli interventi possono riguardare esclusivamente edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Sono esclusi gli edifici scolastici, ad eccezione di quelli che nei piani di protezione civile assumono funzioni strategiche.

Possono accedere alla misura i 426 Comuni identificati da Regione Campania in apposito elenco allegato al bando, nonché le unioni di Comuni ed i Comuni in forma aggregata, purché contigui, tra quelli identificati dall’ente regionale.

Sono ammessi interventi i cui lavori non sono ancora iniziati al 31 ottobre 2016, dotati di verifica sismica pre e post intervento dell’intero manufatto e di progettazione almeno definitiva con tutti i pareri previsti per legge.
Le azioni finanziabili possono consistere in interventi di rafforzamento locale, di adeguamento o miglioramento sismico, di demolizione e ricostruzione di edifici.

Il contributo erogabile può essere pari fino al 100% dei costi dell’intervento.

INTERVENTI AMMESSI A CONTRIBUTO

Possono essere ammessi a contributo gli interventi i cui lavori non sono ancora iniziati alla data di pubblicazione del presente bando e che, alla medesima data, siano dotati di verifica sismica pre e post intervento dell’intero manufatto e di progettazione almeno definitiva con tutti i pareri previsti per legge.
Gli interventi finanziabili rientrano nelle seguenti categorie:

  • Interventi di rafforzamento locale (finanziati solo con i fondi annualità 2011), rientranti nella fattispecie definita come “riparazioni o interventi locali” dalle vigenti norme tecniche (N.T.C. 2008). Tale tipologia di interventi potrà essere proposta esclusivamente nel caso in cui l’edificio oggetto di intervento non abbia carenze gravi così come definite nell’allegato 5 delle Ordinanze.
  • interventi di adeguamento o miglioramento sismico, per i quali le vigenti norme tecniche (D.M. 2008) prevedono la valutazione della sicurezza prima e dopo l’intervento. Nel caso del miglioramento gli interventi devono consentire di raggiungere un valore minimo del rapporto capacità/domanda pari al 60% e, comunque, un aumento della capacità non inferiore al 20% di quella corrispondente all’adeguamento sismico.
  • interventi di demolizione e ricostruzione. Gli interventi di demolizione e ricostruzione devono restituire edifici conformi alla norme tecniche e caratterizzati dagli stessi parametri edilizi dell’edificio preesistente, salvo il caso in cui siano consentiti interventi di sostituzione edilizia.

E’ ammessa la delocalizzazione previa demolizione dell’esistente solo nel caso che sia garantito, ad invarianza di spesa, un maggiore livello di sicurezza sismica, con contestuale divieto di ricostruzione nel sito originario e un miglioramento di efficienza del sistema di gestione dell’emergenza sottoposto all’analisi della C.L.E., ove esistente. Alla data di pubblicazione del bando il progetto deve già essere corredato dai pareri previsti per legge, anche se non formalmente approvato. L’atto di approvazione deve essere comunque adottato prima della scadenza del bando.

La realizzazione dell’intervento proposto deve restituire un’opera agibile, funzionale e fruibile, indipendentemente dal contributo massimo concedibile dalla Regione. Sono esclusi dal contributo gli edifici o le infrastrutture il cui indicatore di rischio α, calcolato come indicato al successivo § 6, risulta superiore a 0,8.

L’istanza di accesso alla misura deve essere presentata entro le ore 13,00 del 15 dicembre 2016.