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Legge di Bilancio, il pacchetto Crescita

Proroga incentivi agli investimenti e detrazioni fiscali, ma anche nuove misure di finanza per la crescita, con un credito d’imposta per le consulenze alle PMI che si quotano: il pacchetto crescita in manovra 2018.

Credito d’imposta al 50% per i servizi di consulenza alle PMI che si quotano in Borsa, estensione dei PIR, piani individuali di risparmio, alle società immobiliari, niente addizionale IRES per le SIM società di intermediazione mobiliare: si  delinea un nuovo pacchetto di finanza per la crescita in Legge di Stabilità. Le misure sono ancora allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e dell’Economia e si aggiungono a norme di agevolazione fiscale e agli incentivi agli investimenti in digitalizzazione e per le PMI. Vediamo tutte le principali misure per la crescita previste in manovra.

Partiamo dalle certezze: proroga fino al 31 dicembre 2018 dell’iperammortamento al 250% per gli investimenti delle imprese in macchinari 4.0, e del superammortamento per gli investimenti in macchinari, che però sarà al 139% (contro il 140% dei due anni precedenti).

Confermata anche la nuova Sabatini per i finanziamenti agli acquisti di nuovi macchinari delle PMI. Per le piccole e medie imprese si prepara anche una nuova agevolazione destinata a stimolare le quotazioni in borsa, con un credito d’imposta al 50% sui servizi di consulenza necessaria a prepara l’operazione.

Altra misura che riguarda le PMI, il potenziamento dei PIR, i piani individuali di risparmio, introdotti dalla finanziaria 2017, e fiscalmente agevolati: sono piani di investimento a medio termine (minimo cinque anni), con almeno il 70% del portafoglio in strumenti emessi da imprese italiane o europee. Di questa quota, il 30%deve essere investito in piccole e medie imprese non quotate sul FTSE Mib. In manovra si prepara l’estensione alle società immobiliari, fino a questo momento esclude.

Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, vengono prorogate a fine 2018 le detrazioni al 50% sulle ristrutturazioni edilizie e al 65% sulla riqualificazione energetica, probabile anche la proroga del bonus mobili, è introdotta una nuova detrazione al 36% per i lavori su aree verdi condominiali, terrazze e giardini.

Altra novità, detrazione al 19% per gli abbonamenti ai mezzi pubblici (fino a un tetto di spesa di 250 euro annui), con un risvolto interessante per le imprese: le spese per il tragitto casa lavoro pagato al dipendente non concorrono all’imponibile, con un meccanismo simile a quello previsto per i buoni pasto.