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Aprire un Home Restaurant

Oggi è possibile aprire un ristorante in casa propria. Una piccola iniziativa di business proprio alla portata di tutti, fino a max 500 coperti annui.

Al momento in Italia non esiste una legislazione che regoli l’home restaurant. Nel 2009 su presentato in Senato un disegno di legge titolato “Disposizioni in materia di promozione e di svolgimento dell’attività di home food” allo scopo di porre delle regole alle attività di ristorazione all’interno delle abitazioni private.

Che fine ha fatto questo disegno di legge? La stessa fine di tanti altri: è rimasto morto e sepolto tra i meandri parlamentari e da allora non s’è fatto più niente.

Come aprire

Ecco cosa serve per iniziare:

  • Un’abitazione dove cucinare;
  • Dei posti a sedere, almeno quattro (max 500 annui);
  • Organizzazione;
  • Tanta passione per la cucina.

Questi sono i requisiti necessari per iniziare!

Documenti, licenze, autorizzazioni

Cosa fare

Oltre alla passione per la cucina e dei posti a sedere non serve null’altro requisito? Sembrerebbe proprio di no:

  • Non serve aprire partita IVA, perché si tratta di attività meramente occasionale. Se i tuoi guadagni superano i 5.000 euro annui allora non sarà più occasionale e dovrai aprire partita IVA, ma potrai accedere al regime forfetario e pagare meno tasse rispetto al regime ordinario;
  • Non serve l’autorizzazione del Comune, perché non si tratta di attività di ristorazione ma di semplice invito di persone raggiunte tramite internet, in cambio di una modesta somma di denaro;
  • Non serve adempiere ad alcuna normativa sanitaria HACCP, non essendo attività commerciale e non essendo un ristorante;
  • Non occorrono autorizzazioni ASL, perché la cucina è già il luogo dove la famiglia cucina e mangia ogni giorno e chi si reca ad un home restaurant lo fa a proprio rischio e pericolo.

Chiaramente bisogna rispettare tutte le classiche norme igieniche dettate dal buon senso.

Prezzi

A quanto offrire un menu

L’home restaurant nasce per offrire a basso prezzo una cucina casalinga, sana e genuina. I prezzi quindi si devono mantenere entro uno standard medio basso. Partono solitamente dai 4 ai 40 euro, non di più. Ecco un esempio di prezzi da proporre per menu:

Aperitivo5 euro
Brunch10/15 euro
Solo primo5/7 euro
Primo e secondo15/25 euro
Menu completo20/40 euro

Conviene

Pro e contro

La prima cosa che si domanda chi sta valutano l’idea di un home restaurant, riguarda la convenienza: quanto conviene aprirlo? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Probabilmente la bilancia pende tutta a favore, perché grazie all’home rastaurant:

  • Non devi sopportare i costi di gestione di un ristorante;
  • Il costo di apertura di un home restaurant è pari a zero. Hai già tutto quello che ti occorre: la tua cucina e la tua passione;
  • Non serve possedere diplomi né essere cuochi professionisti, in teoria la cuoca può anche essere la nonna, che cucina le sue prelibatezze;
  • Non occorre aprire partita IVA;
  • Non serve nessuna autorizzazione ASL o HACCP;
  • Hai la comodità di lavorare a casa tua;
  • Puoi gestire il tuo tempo come meglio credi;
  • Conosci tante persone nuove;
  • Impari a migliorarti;
  • Guadagni facendo ciò che ti piace.

L’unico svantaggio è che si tratta di un’attività occasionale, per la quale non si può superare il limite di 5.000 euro annui, ma se dovessi superarlo (e te lo auguriamo), puoi aprire la partita IVA in regime forfettario, con cui paghi solo un’imposta sostitutiva. Niente IRPEF, né IVA, né IRAP.