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Bonus e aiuti alla famiglia 2016

Tutti i bonus e gli aiuti alla famiglia per il 2016

Quali sono le agevolazioni per famiglie in vigore per il 2016? Ecco nel dettaglio in che cosa consistono e come presentare la domanda.

Bonus bebè 2016: consiste in un assegno di 80 euro al mese (960,00 euro all’anno) per ciascun figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 per la durata massima di 3 anni di età.

A chi spetta. L’assegno è partito dall’1 gennaio 2015 per le neomamme e famiglie adottive con ISEE sotto i 25mila euro mentre per le famiglie a basso reddito fino a 7mila euro l’importo dell’assegno è raddoppiato e passa da 80 a 160 euro.

2 Bonus famiglie numerose: Per le famiglie con almeno quattro figli minori a carico e ISEE basso (sotto gli 8.500 euro). Questa card di 1000 euro per famiglie numerose non è di fatto ancora partita. Con la nuova legge di stabilità è stata introdotta la nuova  family card 2016, utilizzabile dai membri della famiglia per richiedere sconti sui trasporti, attività turistiche, sportive e culturali, sconti su servizi privati e pubblici che aderiranno all’iniziativa, partecipazione ai gruppi di acquisto GAS (gruppi di acquisto solidale nazionali) e GAF (gruppi di acquisto familiare).

A chi spetta la family card. Per il momento si sa che i requisiti sono: essere cittadini italiani o stranieri, residenti in Italia; essere un nucleo familiare con almeno 3 figli minori a carico residenti in Italia; avere un basso reddito ISEE.

3 Bonus libri: è un’agevolazione per l’acquisto del materiale scolastico e di libri per famiglie a basso reddito con figli che frequentano le scuole dell’obbligo. Tale beneficio, è erogato e fissato su base regionale, per cui ogni Regione delibera ogni anno quali sono le condizioni e i requisiti di accesso da parte delle famiglie e soprattutto il limite di reddito ISEE. La cosa migliore è verificare che cosa prevede la propria regione.

4 Nuovo congedo parentale: è stato esteso dal Jobs Act il congedo parentale retribuito al 30%, dai tre ai sei anni del figlio (otto per le famiglie a basso reddito) e non retribuito dagli attuali otto anni del figlio a 12 anni. Si può chiedere anche a ore.

5 Sconti sulle bollette di casa: sono agevolazioni fiscali previste per le famiglie a basso reddito che prevedono una riduzione o sconto in bolletta. I bonus confermati anche per il prossimo anno sono: bonus luce e gas e bonus acqua.

A chi spetta. A differenza del bonus gas e luce, richiedibile da tutti i cittadini con determinati requisiti che risiedono in Italia (controlla se hai i requisiti sul sito dell’AEEG, Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), il bonus acqua è richiedibile solo in alcuni Comuni. Verifica se ti spetta quindi lo sconto in bolletta chiedendo al CAF o verificando con il Comune di residenza.6 Riduzione del 50% del canone telefonico: per le famiglie a basso reddito è possibile richiedere sconti sul canone telefonico Telecom.

A chi spetta. Abbonamento mensile ridotto al 50% per chi ha un reddito familiare non superiore a 6.713,94 € e con una persona a l’interno del nucleo famigliare titolare di pensione di invalidità civile o assegno sociale, oppure, con più di 75 anni o se il capo famiglia è disoccupato. E’ possibile richiederlo solo se si ha un contratto telefonico con questo gestore e solo sul canone mensile. Quindi lo sconto non è sulle telefonate.

7 Esenzione canone RAI 2016: la nuova legge di Stabilità prevede esenzioni dal pagamento del canone per chi ha più di 75 anni con reddito ISEE fino a 6.714,00 euro che aumenterà a 8.000 grazie ai maggiori introiti.

8 Esenzione/riduzione tassa sui rifiuti: le regioni possono stabilire chi ha diritto ad avere la riduzione o esenzione della tassa sui rifiuti, la nuova TARI. Ciascuna regione può decidere se e quando prevedere di bonus, il limite di reddito e la composizione del nucleo familiare. Per cui, per sapere come richiedere lo sconto in bolletta è necessario verificare al CAF e al proprio Comune le modalità di erogazione dell’eventuale agevolazione.

9 Social card per disoccupati 2016: nuclei familiari a basso reddito ISEE con almeno un componente senza occupazione e un minore. Questa misura non è mai partita. Con la nuova Legge di Stabilità 2016, il Governo sta pensando di estendere la social card sperimentale a tutta Italia e non introdurre l’agevolazione per disoccupati.

10 Spese detraibili affitto: è un’agevolazione che consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi con modello 730 o Unico per le spese di locazione dell’abitazione principale.

A chi spetta. Tale detrazione spese affitto famiglie a reddito basso consiste nel poter scaricare dalle tasse 300 euro per chi ha un reddito complessivo fino a 15.493,71 euro e 150 euro per chi è tra i 15.493,71 euro e 30.987,41 euro. Ci sono detrazione anche per i giovani sotto i 35 anni, giovani in affitto, contratti in cedolare secca, canoni di affitto terreni agricoli e per i lavoratori che si trasferiscono nel Comune in cui lavorano.

11 Assegno di maternità 2016 dello Stato: per madri naturali o adottive ma anche padri che però siano lavoratori anche precari.

A chi è rivolta. Requisito fondamentale: essere residenti in Italia ed essere cittadini italiani, comunitari o extracomunitari.

Inoltre i requisiti che la madre deve possedere per aver diritto all’assegno sono:

  • è una lavoratrice che ha diritto all’indennità di maternità (o ad altro trattamento economico per maternità) e che ha tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti la data del parto (o l’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato);
  • è una lavoratrice che è stata licenziata (o che ha presentato le dimissioni) e che ha tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti la data del parto (o l’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato);
  • è una lavoratrice disoccupata che ha fruito in passato di determinate prestazioni economiche (mobilità – disoccupazione ordinaria o con requisiti ridotti – CIGO o CIGS – malattia – maternità – ASU o LPU) a condizione che tra l’ultimo giorno della prestazione economica fruita e la data del parto (o ingresso in famiglia) non sia trascorso un periodo superiore a quello di godimento della prestazione stessa; in ogni caso, il periodo tra l’ultimo giorno di godimento della prestazione e la data del parto non può essere superiore a 9 mesi.

L’importo viene rivalutato annualmente e bisognerà attendere la nuova circolare INPS per il primi di febbraio.

12 Assegno di maternità 2016 dei Comuni è un contributo indirizzato alle madri disoccupate e casalinghe. La richiesta va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bimbo e dalla sua entrata in famiglia se adottato o preso in affido. Il beneficio è riconosciuto anche alle mamme extracomunitarie che, entro sei mesi dalla nascita del bambino, presentano la documentazione per la richiesta + permesso soggiorno.

A chi è rivolto. L’assegno a carico del Comune è riservato alle mamme disoccupate e casalinghe che non lavorano o che non possono far valere almeno 3 mesi di contributi negli ultimi 18 mesi, che hanno partorito, adottato o ricevuto in affidamento preadottivo un bambino.

L’importo dell’assegno viene rivalutato dal Comune ogni anno in base all’adeguamento ISTAT. Per sapere i nuovi importi 2016 bisogna aspettare che l’INPS pubblichi l’adeguamento, solitamente intorno al mese di aprile.

13 Assegni nucleo familiare, assegni familiari e assegno terzo figlio. Assegni nucleo familiare spetta ai lavoratori dipendenti pubblici e privati full time e part time, agli iscritti alla gestione separata, insegnanti, colf, lavoratori di ditte cessate o fallite.

Gli assegni familiari spettano invece ai lavoratori autonomi (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, piccoli coltivatori diretti e  titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi).

Assegno terzo figlio spetta ai nuclei familiari composto da almeno 3 figli minori. Altre info sul sito dell’INPS

14 Riduzione retta asili nido e altri servizi educativi per l’infanzia e mense scolastiche. Chiedere al proprio comune di residenza;

15 Borse di studio e riduzioni delle tasse universitarie e del diritto allo studio. Da verificare con le singole Università.

16 Sconto IMU TASI 2016: è rivolta alle famiglie che aiutano genitori o figli concedendo loro un immobile come abitazione principale. Lo sconto che si applica è del 50% e per fruire dell’agevolazione occorre registrare all’Agenzia delle Entrate il contratto dell’immobile in comodato d’uso gratuito.

17 Esenzione ticket 2016: riconosciuta ai cittadini per basso reddito, gravidanza, patologie croniche, tumori, invalidità, diagnosi precoce dei tumori e test HIV. Per verificare requisiti e modalità, consultare il sito del Ministero della Salute o il sito del Comune di residenza a Asl.

18 Assegno congedo matrimoniale: è un assegno che spetta a tutti i lavoratori che si sposano se in possesso dei requisiti INPS, ed è pari a 7/8 giorni di retribuzione da fruire entro 30 giorni successivi la data delle nozze.  Per maggiori informazioni e verificare quanto spetta e a chi, consulta il sito dell’INPS sull’assegno congedo matrimoniale 2016

19 Mutuo acquisto prima casa: rivolto alle giovani coppie dove almeno uno dei due componenti non ha superato i 35 anni, famiglie con un solo genitore e figli minorenni, giovani sotto i 35 anni con contratto di lavoro atipico. Per maggiori info, Associazione Bancaria Italiana.

20 Voucher asilo nido e baby sitter: è un’agevolazione di 600 euro al mese (totale 3.600 euro) per sei mesi massimi che spetta alle mamme lavoratrici dipendenti o iscritte alla gestione separata INPS che tornano al lavoro dopo la maternità obbligatoria.

Dal 2016 spetta anche alle lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS) e alle imprenditrici. Per queste figure, il periodo fruibile dei voucher è ridotto della metà, per cui per 3 mesi per un totale di 1800 euro

Come funziona. Entro gli 11 mesi successivi al rientro dopo la maternità obbligatoria, al posto del congedo parentale, le neomamme lavoratrici possono utilizzare il voucher baby sitter o asili nido, un assegno per pagare le spese di una baby sitter o di un asilo nido pari a 600 euro al mese per sei mesi (3.600 euro totali).

21 Banca dati giovani 2016: una banca dati alla quale possono iscriversi giovani sotto ai 35 anni, con contratti precari o disoccupati e con a carico un minore. Le aziende che assumono a tempo indeterminato  un giovane iscritto a questa banca dati riceveranno 5000 euro come incentivo.

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