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Naspi: Limiti Reddito e Adempienze

Chi prende la Naspi può lavorare come dipendente e non perdere l’indennitàGuida aggiornata per il 2017 – Introdotta col la riforma del lavoro del governo Renzi, la Naspi è la nuova indennità di disoccupazione che ha preso il posto della precedente indennità Aspi a partire dal 1 maggio 2015. Come chiarito in via ufficiale dall’INPS, il disoccupato che prende l’indennità Naspi può firmare un nuovo contratto di lavoro subordinato, ovviamente però occorre che si rispettino precisi limiti di reddito ed altre adempienze, che spieghiamo in questa guida, per non perdere il diritto all’indennità di disoccupazione. Qui invece trovate i dettagli della compatibilità dell’indennità di disoccupazione col lavoro autonomo che vale anche per il lavoro parasubordinato, le collaborazioni professionali ecc…: dunque potrebbe essere utile a molti lavoratori che pensano erroneamente che simili casi rientrino nella fattispecie del lavoro subordinato quando invece sono equiparate al lavoro autonomo.

Indennità di disoccupazione Naspi e nuovo lavoro subordinato: limite di reddito – Il disoccupato che prende la Naspi può trovarsi un altro lavoro come dipendente e continuare a prendere il sussidio di disoccupazione se il reddito dal nuovo lavoro non supera gli 8145 euro annui (o meglio, l’equivalente del reddito minimo escluso da imposizione che è appunto 8145€ all’anno) e che il datore di lavoro non sia lo stesso del precedente lavoro la cui cessazione ha dato diritto alla Naspi.

Fondamentale entro un mese comunicare all’INPS l’inizio del nuovo lavoro ed il reddito annuo previsto, altrimenti la Naspi è sospesa se il contratto di lavoro è di durata massima di 6 mesi oppure del tutto annullata se superiore ai 6 mesi.

Quando un disoccupato che prende la Naspi comincia un nuovo lavoro subordinato rispettando le condizioni di cui sopra, l’importo del sussidio di disoccupazione si riduce: viene sottratto dal totale dell’indennità l’80% del reddito previsto per tutto il tempo dall’inizio del rapporto di lavoro fino al termine del diritto alla Naspi o fino alla fine dell’anno se il lavoro finisce prima.

Durata del nuovo contratto di lavoro subordinato e sospensione o decadenza dell’indennità di disoccupazione – Se il reddito previsto col nuovo lavoro da dipendente è superiore agli 8145 euro, allora la Naspi non viene più erogata: decade del tutto se il nuovo contratto di lavoro dura più di 6 mesi, invece se il contratto è massimo di 6 mesi la Naspi viene sospesa e poi riprende come prima. Si precisa che la contribuzione versata durante il periodo di sospensione è utile sia per i requisiti di accesso che ai fini della determinazione della durata di una nuova prestazione di disoccupazione Naspi.

Consigliamo la lettura della guida Indennità di disoccupazione quando si va all’estero perchè riguarda anche chi trova un nuovo lavoro da dipendente se fuori dall’Italia.

Riassumendo:

  • con nuovo lavoro da dipendente che produce un reddito inferiore o pari a 8145€ non conta la durata del contratto e la Naspi è è ridotta di un importo pari all’80% del reddito previsto derivante dal nuovo lavoro, rapportato al periodo di tempo che va dall’inizio del nuovo contratto di lavoro e la data in cui termina il periodo dell’indennità o, se precedente, la fine dell’anno
  • con nuovo lavoro da dipendente che produce un reddito superiore a 8145€ (ribadiamo; l’equivalente del reddito annuo escluso da imposizione) se la durata non supera i 6 mesi la Naspi viene sospesa, se supera i 6 mesi la Naspi decade